EDIFICIO PLURIGENERAZIONALE
Gland (Ch)
2015
Client
Cooperative Citè Derrière
Project status
Competition 2010
Completed 2012-2015
Size
2116 mq
Cost
6.000.000 CHF
Awards:
First Prize and First Mention
RI.U.S.O FestArch 2012 (Selezionato)
Multigenerational building in Gland
The multigenerational building in Gland promotes inter-generational exchanges through coexistence and interaction between different generations, integrating activities that involve members of different age groups: the program required low-rent apartments for young and elderly people, people with disability, a nursery school, and a multifunctional hall.
Nowadays in Switzerland there is a trend for elderly or disabled people to choose to live in residential buildings “protégé” with government grants, where they find space and assistance, as well as opportunities for socialization and recreation. Here the municipality’s attention to the positive effects of intergenerational exchange has brought about an experimental multigenerational and multiethnic community.
The volume is arranged around the distribution system, conceived as a collective space for circulation and meeting, a rue interieure which interprets the metaphor of urban space.
The idea of a way of living in a community takes form in a system of spaces for meeting, a true extension of indoor living. It is a place to meet other people within the neighborhood, and to further social integration through a program of activities coordinated by staff present within the building. The staff gives daily psychological aid and material support. Intergenerational communication is promoted by the many shared spaces on the ground floor, and there is cooperation between the nursery school and the residents.
The apartments of minimum size are based on accessibility requirements for people with disabilities. In addition, there are larger units of 3 and 4 rooms for families, as well as studios for students that since October 2015 have welcomed 40 residents.
The multiplicity of type solutions achieve the objective of offering a more complex range of units, closer to the residents’ specific needs and producing a more dynamic section scheme, developing the idea of a vertical village.
The small town has become, like many other examples in recent years, an urban entity, where the residential offer is nearer to the economic means of the less well-off people and where the neighborhood is suitable both for families with children and for older people. Swiss social aid to disadvantaged people promotes this kind of action. This type of building, which develops the idea of a community staying together, has become a symbol for this policy.
A few hundred meters from Lake Geneva, in a residential neighborhood, the building seeks to establish a strong relationship with the environment, combining the urban dimension and the territorial one.
The monolithic, irregularly shaped, large bending sloping surfaces, resist the distinction between the roof and the body of the building. Like faces of a prism, chromatically homogeneous on all sides, the two flaps of the roof with diagonal ridge define the inclined profile of the prospects. On the elevations, the apartment’s terraces mark the structural rhythm, interrupted by the continuous cuts of public spaces. On the ground floor, the nursery defines a relationship with the outside, opening the front towards the garden with the large curtain wall.
The building relates to many access areas: the entrance, at a lower level than the road, opens onto an outdoor space protected from vehicular traffic, organized through the system of seating and greenery; to the east, the kindergarten entrance, equipped with an outdoor area of a hard material for the transit of strollers and for bicycles; the garden, directly accessible from the children’s living space, divided into a sequence of vegetable parterres and paved for different outdoor activities.
The building consists of four levels over the ground floor, including the last two in the attic space, reaching a total of twenty units.
L’edificio, risultato di un concorso di idee bandito dalla Municipalità di Gland, nel canton Vaud, ospita abitazioni per famiglie, anziani o portatori di handicap ed un asilo nido oltre ad una sala comune per i residenti. Una prassi ormai consolidata in Svizzera vede gli anziani ancora autonomi e i disabili scegliere di vivere in edifici residenziali “protegé” realizzati con contributi pubblici, dove trovano spazi ed assistenza a loro misura, oltre che occasioni di socializzazione ed attività ricreative. Qui in più, l’attenzione della municipalità per l’importanza della convivenza e dell’interazione tra generazioni diverse e dei benefici effetti sulla qualità della vita di tutti, ha portato ad integrare attività che coinvolgessero utenti di varie fasce di età per favorire lo scambio intergenerazionale.
Questa volontà di mettere più generazioni a confronto, presente già nel bando, ha ispirato il progetto sin dalla sua concezione.
Il volume dalla forma irregolare si organizza attorno al sistema di distribuzione, concepito come spazio collettivo di circolazione ed incontro, dove affacci interni e lucernai, interpretano la metafora dello spazio urbano di questa rue interieure.
L’idea di un modo di abitare in comunità, basato sulla plurigenerazionalità, prende forma in un sistema di percorsi-spazi di sosta per l’aggregazione, vera e propria estensione dello spazio abitativo.
Gli appartamenti, prevalentemente di dimensioni minime, 2,5 vani come richiesto dal mercato, rispondono a precisi requisiti in materia di accessibilità e comfort per i disabili. A questi si aggiungono unità di dimensioni maggiori, di 3 e 4 vani, per le famiglie, oltre che monolocali per studenti. Le tipologie abitative si diversificano in funzione del numero di abitanti, dell’esposizione e del piano, dando origine a una molteplicità di configurazioni che ha offerto ampie possibilità di adattamento alle singole necessità.
A poche centinaia di metri dal Lago Lemano, in un quartiere composto in prevalenza da abitazioni collettive, l’edificio si confronta con la forma e l’orientamento del lotto, cercando la sua misura in rapporto alla dimensione del costruito e alla scala del paesaggio, con l’intenzione di instaurare una forte relazione con il contesto, coniugando la dimensione urbana e quella territoriale.
Il volume monolitico, di forma irregolare, piegandosi in grandi superfici inclinate, annulla la distinzione tra il tetto ed il corpo del fabbricato, rifiutando il modello della palazzina con copertura a falde suggerito dal regolamento comunale. Come pieghe del prisma, cromaticamente omogenee ai prospetti, le due falde della copertura con colmo diagonale, definiscono il profilo inclinato dei prospetti. Sui fronti, le logge di pertinenza degli appartamenti, scandiscono il passo strutturale, interrotte dai tagli continui che identificano gli spazi collettivi. Al piano terra, l’asilo definisce un rapporto con l’esterno, aprendo il fronte verso il giardino con la grande facciata continua.
L’edificio si relaziona con diversi ambiti di accesso in funzione delle utenze: l’ingresso alle residenze avviene da una quota leggermente inferiore a quella stradale, su uno spazio esterno protetto dal traffico veicolare, organizzato attraverso il sistema del verde e le sedute per la sosta all’aperto degli abitanti; ad est, in relazione con l’accesso carrabile, l’ingresso all’asilo nido, è dotato di uno spazio esterno in materiale duro per il transito dei passeggini ed il gioco con le biciclette; ad ovest il giardino, accessibile direttamente dagli spazi di vita dei bambini, si articola in una sequenza di parterres vegetali e pavimentati per le differenti attività all’aria aperta.
L’atrio a cui si accede dalla piccola piazza immette alle risalite verticali e si dilata all’interno della sala comune per le attività ricreative dei residenti. Composto da quattro livelli, oltre il piano terra, di cui gli ultimi due in mansarda, l’edificio ospita complessivamente venti alloggi.
Credits
Team
SM-arch
Partner in charge
Lucas Amos (building yard manager )
BLSA (quantity surveyor)
Structural Engineering
Bureau Nicod
Heating and Ventilation
E. G. C. Chuard
Collaborators
Elvira Cascione
Photo
Fabio Mantovani
Yard’s Photo
SM-arch