CASA 46
Ragusa
2018
Cliente:
Privato
Project status:
Completed
Cost:
286.000 €
In/Architettura 2023 | Premio Nazionale
Premio In/Architettura 2023 | Sicilia
Intervento di nuova costruzione
Inside a field enclosed by dry stone walls, an element that defines the Ragusa landscape, we find the house that seeks a dialogue with the scenery, but without any mimetic intention. At the point where the ground slopes towards the valley, the volume partly rests on the exposed rock and extends with an overhang towards the sea on the horizon.
Its horizontal character is expressed through its compact and expansive form, which is internally articulated through the subtraction of voids, alternating with the solid living spaces. The use of exposed concrete emphasizes the significance of structural elements, the overhang, the inclined partitions, the contoured beams, and the staircase.
The project embodies the concept of a bridge-like volume supported by two points: the ground on the higher part of the slope, and the cantilever-supporting strut where the ground slopes down. The house, primarily on one level, unfolds around an internal-external path along which voids are distributed, and views of the landscape converge in a sequence that culminates on the roof.
Access to the house is from the entrance courtyard through an open-air longitudinal path which is slightly elevated above the level of the rocky landscape. Along this visual channel, you encounter the staircase leading to the rooftop, while at the far end, the daytime area with transparent walls opens up, allowing different landscapes and qualities of light to converge.
The living area is conceived as a single living space in which functional areas are organized seamlessly around the large courtyard void. In contrast, the sleeping area constitutes a reserved and autonomous nucleus, consisting of two bedrooms and bathrooms with wardrobe facilities. The void serves as the generative element, carving through the volume via the loggias and the courtyard. The perception of the landscape is shaped by visual cuts that frame parts rather than the whole, as well as by pathways designed as devices that gradually reveal the place.
The living space is defined by two horizontal planes and large windows that dematerialize the building’s envelope. The function of sleeping and associated services is reduced to the essentials, while the communal meeting space is amplified and expressed in various ways, from the living room, open through the two glass facades, to the study that circulates around the service block, to the kitchen-dining area where the roof section expands to project itself onto the landscape.
All’interno di una chiusa, l’elemento che disegna il territorio ragusano attraverso i muri a secco, si dispone la casa che ricerca il dialogo con il paesaggio, ma senza alcun intento mimetico. Nel punto in cui il suolo piega verso la vallata, il volume poggia per una parte sulla roccia affiorante e si proietta con lo sbalzo verso il mare, all’orizzonte. L’orizzontalità che lo caratterizza si esprime attraverso la forma compatta e distesa, che al suo interno si articola grazie alla sottrazione dei vuoti, alternati ai pieni degli ambienti di vita. L’uso del c.a. faccia vista sottolinea il valore che assumono gli elementi strutturali, lo sbalzo, i setti inclinati, le travi sagomate e la scala. Il progetto esprime l’idea di un volume-ponte su due appoggi, il suolo a monte e il puntone che sostiene lo sbalzo, a valle. La casa, essenzialmente a un livello, si sviluppa attorno ad un percorso interno-esterno lungo il quale si distribuiscono i vuoti e convergono le viste sul paesaggio, in una sequenza che si conclude sul tetto. Si accede alla casa dal piazzale d’ingresso, attraverso un percorso longitudinale a cielo aperto, di poco sopraelevato rispetto alla quota della Timpa. Lungo questo canale visivo si incontra la scala che porta alla copertura, mentre sul fondo si apre la zona-giorno con le pareti trasparenti che lasciano convergere paesaggi e luce con qualità differenti. L’area di soggiorno è concepita come un unico ambiente di vita, in cui gli spazi dedicati alle funzioni si organizzano senza soluzione di continuità, intorno al grande vuoto della corte. Per contrasto la zona notte costituisce un nucleo riservato ed autonomo, composto da due camere da letto e i servizi privati. Il vuoto rappresenta l’elemento generatore, scavando il volume attraverso le logge e la corte. La percezione del paesaggio è mutuata dai tagli visivi che inquadrano le parti e non il tutto, e dai percorsi, pensati come dispositivi che lasciano scoprire per gradi il luogo. Lo spazio dell’abitare viene definito dai due piani orizzontali e dalle grandi vetrate che smaterializzano l’involucro. La funzione del dormire e dei servizi connessi viene ridotta all’essenziale, mentre lo spazio dell’incontro per le attività in comune, viene amplificato e declinato in modi diversi, passando dal soggiorno, aperto attraverso i due fronti vetrati, allo studio che si articola circolarmente intorno al blocco dei servizi, alla cucina-pranzo dove la sezione del tetto si dilata per proiettarsi sul paesaggio.
Credits
Team
SM-arch
Structural Engineering
Ismail Abed Alrahman
Angelo Giombarresi & C S.n.c.
Sicilcima s.r.l.
General Parquet
Photo
Fabio Mantovani
Yard’s Photo
SM-arch